SCIACK! IL DITO NELL’OCCHIO AL CINEMA. “Vestito per uccidere” di Brian De Palma (1980)
di Roberto Bolzan
Non ci sono film recenti di cui valga la pena di occuparsi, però di recente abbiamo visitato la National Gallery e, come sempre accade quando siamo in una pinacoteca, ci vengono in mente le sequenze di Vestito per uccidere.
Brian De Palma fa incontrare al Metropolitan museum di New York Kate Miller (una casalinga sessualmente frustrata in terapia presso Robert Elliott) ed un misterioso uomo straniero.
Kate e lo straniero si inseguono reciprocamente attraverso le sale del museo per poi ritrovarsi all’esterno e salire sullo stesso taxi.
La sequenza, famosissima, è giocata su campi e controcampi con una camera controllatissima ed emozionante, una sapiente soggettiva e un gioco al rimbalzo, perfettamente simmetrico, tra guardante e guardato che si rifa esplicitamente ad Hitchcock e ad un’analoga sequenza in La donna che visse due volte.
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di Roberto Bolzan
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