SCIACK! IL DITO NELL’OCCHIO AL CINEMA. “Frankenstein junior” di Mel Brooks (1974) con Gene Wilder
di Roberto Bolzan
Quale compito ingrato parlare di film che tutti conoscono! e pazienza se se ne può parlare male; ma quando se ne deve parlare bene è una pena. Poco gusto, vi assicuro.
Qui poi parliamo di un amore assoluto a prima vista, senza rimedio, e allora andiamo a raccontare la storia, già con il sorriso che ci sfiora il labbro.
Anni ’30. Bianco e nero. Il professor Frederick Frankenstein (non si può pronunciarlo che ‘Frankenstin’) esperto di neurologia e nipote di un famoso luminare riceve una visita da parte di un notaio che gli comunica che il nonno barone gli ha lasciato un castello in Transilvania.
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