SCIACK! IL DITO NELL’OCCHIO AL CINEMA. “The nice guys” di Shane Black (2016)

di Roberto Bolzanv1.bTsxMTczNDYzMTtqOzE3MDEwOzEyMDA7NDA1MDs2MDAw

 

Non tutto è male al Festival di Cannes e quest’anno, tra fallimenti d’autore che non abbiamo ancora visto (e speriamo di essere impegnati in altro) come “The Neon Demon” di Nicolas Winding Refn, “Julieta” di Pedro Almodovar, “Personal Shopper” di Olivier Assayas, si trovano anche film che si vedono volentieri all’arena all’aperto in queste serate calde.

I film demenziali e le parodie sono a rischio e non sempre piacciono (come al cuore, non si comanda al cinema). Evitate quindi di portarci una fiamma nuova. Oppure, portatecela e fate il test, che in questo caso specifico non potrà sbagliare.

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SCIACK! IL DITO NELL’OCCHIO AL CINEMA. Il cacciatore e Michael Cimino (1939-2016) – edizione straordinaria

di Roberto Bolzan

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Ho visto il cacciatore solo quattro anni dopo la sua uscita nelle sale, nel 1982. Al cineclub Mascarella, un parrocchiale senza riscaldamento, panche di legno per seduta e qualità infima della proiezione, come potete immaginare, ma forse non potete immaginare.
Era inverno ed i pochi disperati che eravamo noi a vedere questo film semiclandestino eravamo tutti seduti a semicerchio attorno alle due stufette catalitiche che davano qualche grado di calore alla stanza.
Eppure, inutile dire che ricordo ogni particolare di quella pellicola.

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9 luglio 1962: Prima mostra di Andy Warhol a New York

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Dopo essersi formato in arte pubblicitaria al Carnegie Institute of Technology e aver fatto le prime esperienze sulle principali riviste glamour, come Vogue, il 34enne Andy Warhol scoprì quasi per caso che l’immagine di una “lattina di zuppa” sarebbe diventata il manifesto di una nuova corrente artistica: la Pop Art. Quando gli venne offerta l’occasione di fare una prima mostra personale alla galleria Ferus di Los Angeles, l’idea giusta che lo avrebbe reso popolare gli fu suggerita dalla gallerista Muriel Latow. (altro…)

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SCIACK! IL DITO NELL’OCCHIO AL CINEMA. “Ustica” di Renzo Martinelli (2016)

l43-ustica-160325140044_mediumdi Roberto Bolzan

Da quando abbiamo iniziato questa rubrica siamo afflitti dal senso del dovere e con la ricorrenza del disastro di Ustica abbiamo risposto al richiamo. Non potevamo non rispondere. Sapevamo a cosa andavamo incontro e, bisogna dirlo, a volte la realtà rivela possibilità inaspettate di stupore.  Mai porsi dei limiti, saranno sempre superati.

Le vittime dell’aereo precipitato il 27 giugno 1980 a Ustica sono 81. Tra di esse c’è la piccola figlia della giornalista Roberta Bellodi. Il film stravolge inutilmente e crudelmente la verità assegnatole una madre giornalista (non vero) ed un padre mafioso (non vero). Il padre, essendo siciliano e quindi mafioso, veste un doppiopetto gessato a righe e dice alla madre: non doveva essere su quel volo. Ne porterai il rimorso per tutta la vita. E se ne va seguito dai guardaspalle.
La sintesi del film è tutta qui, tra invenzioni narrative crudeli ed inutili, pregiudizi infantili, cattivi dialoghi e voci sussurrate (tutto il film è sussurrato, tranne i militari che gridano sempre ed i deputati che digrignano i denti, crudeli).
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1 LUGLIO 2009: MUORE WALTER MATTHAU

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Walter Matthau, nato il primo ottobre del 1920 a New York, era figlio di poveri emigrati ebrei russi. Il suo vero nome era Walter Matuschanskavasky, poi cambiato in Matthau dai responsabili degli Studios hollywoodiani per comprensibili ragioni di pronuncia e di memorizzazione. Il piccolo Walter comincia a recitare fin da ragazzino, e precisamente nel teatro yiddish della seconda strada, fedele alle sue origini ebraiche.  (altro…)

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28 GIUGNO 1820: ROBERT GIBBONS JOHNSON MANGIA POMODORI IN PUBBLICO PER DIMOSTRARE CHE NON SONO VELENOSI

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Per secoli, dopo la sua scoperta dalle Americhe, il pomodoro è stato considerato come una pianta ornamentale. Ora tutto il mondo ne apprezza il sapore, il colore e, più di recente, le straordinarie virtù salutari e gastronomiche. Il nome originario in lingua Azteca “tomatl” viene trasformato in “tomato ” nelle lingue inglesi ed europee fino ad arrivare al termine tomatica in alcuni dialetti, tra cui quello piemontese. (altro…)

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