
La rivolta dei Boxer, fu una ribellione sollevata in Cina da un grande numero di organizzazioni cinesi popolari, contro l’influenza straniera colonialista, riunite sotto il nome di Yihetuan (cioè Gruppi di autodifesa dei villaggi della giustizia e della concordia). La rivolta ebbe come base sociale molte scuole di kung fu (identificate come «scuole di pugilato») che inizialmente utilizzarono il nome di «pugili della giustizia e della concordia», che i missionari nei loro racconti resero solamente come «boxer». Si tratta di un punto di svolta della storia cinese; la sconfitta dei Boxer porterà infatti al crollo dell’impero cinese e alla definitiva spartizione della Cina in sfere di influenze. Sul tema vi proponiamo l’articolo di Federica Caputo “il pericolo giallo”, pubblicato sulla rivista online InStoria nel giugno 2011. (altro…)