Le prime elezioni libere dopo 41 anni di regime franchista sono vinte da Adolfo Suarez, a capo di una coalizione di centro-destra. Suarez è un personaggio molto controverso. È infatti vero che il suo operato è stato decisivo nel riportare la democrazia in Spagna, tuttavia l’aver ricoperto ruoli di rilievo nel regime assassino di Francisco Franco getta più di un’ombra sulla sua figura. Una volta vinte le elezioni, Suarez formò il governo e le Camere elette, convertite in Assemblea costituente promulgarono la nuova costituzione, che il popolo spagnolo approvò nel referendum del 6 dicembre del 1978. Il 3 marzo del 1979, Adolfo Suárez vinceva le prime elezioni politiche del nuovo regime costituzionale e iniziava il suo terzo mandato come presidente del governo. Fu una tappa di governo piena di difficoltà politiche, sociali ed economiche, che lo condussero a presentare le dimissioni il 29 gennaio del 1981 venticinque giorni prima di un tentativo di golpe neo-franchista che fortunatamente fallì. Nel suo messaggio al paese affermò: «Yo no quiero que el sistema democrático de convivencia sea, una vez más, un paréntesis en la historia de España» (Ovvero: “Io non desidero che il sistema democratico di convivenza sia, ancora una volta, una parentesi nella storia della Spagna“). Poco dopo le sue dimissioni creò, insieme ad altri ex-dirigenti dell’UCD, il nuovo partito Centro Democrático y Social (CDS), col quale si presentò alle elezioni generali del 28 ottobre del 1982 (vinte da Felipe González del PSOE), risultando eletto a Madrid. Rinnovò il suo seggio nel 1986 e 1989. Nel 1991 si dimise da Presidente del CDS dopo l’inizio della crisi di questo partito che perse la posizione di preminenza che aveva nel quadro politico spagnolo. Nel 1996 gli venne concesso il Premio Príncipe de Asturias (titolo nobiliare dell’erede alla corona spagnola, premio equivalente a un Nobel Spagnolo). Il Premio Príncipe de Asturias per la Concordia gli venne concesso per i suoi importanti contributi alla transizione spagnola verso la democrazia, transizione della quale gli si riconosce l’importantissimo ruolo insieme a quello del re Don Juan Carlos di Borbone.