Isaac Newton è nato il 25 dicembre 1642 (calendario giuliano, vedi nota in basso) a Woolsthorpe-by-Colsterworth nel Lincolnshire (Inghilterra), circa 170 chilometri a nord di Londra. Il 26 maggio 1661 entra come studente al Trinity College di Cambridge e nel 1665, neanche ventitreenne, si laurea bachelor of arts. Nella primavera dello stesso anno, trent’anni dopo la peste di Milano (descritta da Manzoni nei Promessi sposi) anche a Londra scoppia la peste (questa descritta da Daniel Defoe, l’autore di Robinson Crusoe, nel suo Journal of the Plague Year) che presto dilaga anche in provincia. Il Trinity College decide di chiudere e Newton torna nella sua casa natale di Woolsthorpe, nella campagna del Lincolnshire, probabilmente il 7 agosto 1665. Dopo un breve ritorno al College da marzo a giugno 1666, aperto perché la peste pare affievolirsi, è costretto a tornare a Woolsthorpe il 22 giugno 1666. Il 1666, che Newton trascorre soprattutto a Woolsthorpe, è passato alla storia della scienza come l’annus mirabilis. In quest’anno infatti Newton esegue importanti esperimenti e inizia a formulare alcune delle sue fondamentali idee, compresa la teoria del colore (gennaio 1666) perché «in quei tempi ero nel fiore dell’età creativa, e curavo la matematica e la filosofia più che non abbia mai fatto in seguito». Quando il Trinity College riapre definitivamente nel maggio del 1667, Newton torna a Cambridge, diventa un docente del College (fellow, 22 settembre), nel 1668 ottiene il master e il 19 ottobre del 1669 viene nominato titolare, al posto di Barrow, della cattedra lucasiana, creata grazie ad un lascito di Henry Lucas nel 1663 ed ancor oggi esistente (mentre scrivo, aprile 2010, vi siede il fisico teorico inglese Stephen Hawking). Newton terrà la cattedra lucasiana fino al 1702. Dal 1669 al 1671 Newton scrive gli appunti delle lezioni per i suoi studenti del Trinity College di Cambridge, che rimarranno seppelliti negli archivi del College fino a quando verranno pubblicati postumi nel 1729 col titolo Lectiones Opticæ. Costruisce anche un telescopio che Barrow mostra alla Royal Society (Accademia delle Scienze), della quale Newton viene eletto membro il 1° gennaio del 1672. Per celebrare l’avvenimento spedisce il 30 gennaio al segretario Oldenburg una memoria di 20 pagine, oggi nota con il titolo New Theory About Light and Colour e considerata un capolavoro della letteratura scientifica, nella quale compendia la sua teoria, la base della moderna scienza dei colori, in tredici punti. Per avere una trattazione completa dell’argomento occorrerà attendere fino al 1704, quando Newton pubblicherà il trattato Opticks. Nel 1687 pubblica la sua opera maggiore, Philosophiae Naturalis Principia Mathematica (Principi matematici della filosofia naturale) in cui stabilisce le tre leggi fisiche universali del movimento. Con questa opera la sua statura di scienziato viene riconosciuta universalmente. Nel 1696 si trasferisce a Londra per assumere la posizione di warden e successivamente master della Royal Mint (Zecca Reale). Nel 1703 viene nominato presidente della Royal Society e nel 1705 viene investito dal titolo di knight (cavaliere) dalla regina Anna d’Inghilterra. Nel 1704 pubblica Opticks, di cui nei successivi ventritrè anni uscirono altre due edizioni in inglese (1718, 1721) e due edizioni in latino (Optice, 1706, 1719) e in cui verrà inserita gran parte degli appunti delle lezioni tenute dalla cattedra lucasiana. Newton muore a Londra il 31 marzo 1727 all’età di 84 anni e viene sepolto nell’abbazia di Westminster. Newton non si sposò mai, né ebbe figli riconosciuti. Oggi viene considerato uno dei massimi scienziati della storia dell’umanità, ma ai suoi tempi era noto per la sua modestia.