12 NOVEMBRE 2003: ATTENTATI DI NASSIRYA

 

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Alle 8.40 ora italiana (due ore più tardi, in Iraq),  terroristi kamikaze attaccano carabinieri, militari e civili italiani impegnati in una “missione di pace”. Un’autobomba esplode all’esterno della base “Libeccio” del Reggimento Msu (Unità Specializzata Multinazionale), a Nassiriya, in Iraq, provocando il crollo parziale di una palazzina. A rimanere sotto le macerie sono 19 italiani:12 carabinieri, più 5 militari dell’Esercito e 2 civili. Enzo Fregosi, Giovanni Cavallaro, Alfonso Trincone, Filippo Merlino, Alfio Ragazzi, Massimiliano Bruno, Daniele Ghione, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majoranae, Andrea Filippa,  Massimo Ficuciello, Silvio Olla, Emanuele Ferraro, Alessandro Carrisi, Pietro Petrucci Stefano Rolla e Marco Beci perdono la vita in quell’attacco assassino.  L’Italia era entrata nel difficile teatro iracheno il 15 luglio 2003: i carabinieri della Msu operavano da allora in seno alla missione di pace ‘Antica Babilonia’. Quando gli stati decidono di lasciarsi coinvolgere in guerre altrui non fanno che provocare disastri peggiori: Nassirya ne è la tragica dimostrazione. Nella foto, le immagini del funerale. 

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