Il 24 ottobre 1910 quando la Costiera Amalfitana, Salerno e Casamicciola, sull’Isola d’Ischia, furono colpite da una vera e propria bomba d’acqua che nel giro di poche ore si trasformò in un’alluvione di portata micidiale, causando la morte di 200 persone, 111 delle quali concentrate nel paese di Cetara, nel salernitano. Il devastante evento meteorologico si abbatté su numerose località della costa campana, causando danni non indifferenti a cose e persone. Ma nel comune di Cetara la violenza e la tragicità degli eventi fu tristemente memorabile, in termini di distruzioni materiali e di perdita di vite umane. Gran parte del paese, infatti, venne distrutto dagli eventi alluvionali e intere famiglie restarono seppellite sotto ai detriti e alle macerie delle proprie abitazioni, travolte dalla furia delle acque e delle conseguenti frane, scatenate da eccezionali piogge iniziate dal pomeriggio del 23 e proseguite durante tutta la notte. Nel comune di Cetara, ancora oggi, ci si interroga sul perché di questo immane disastro e qualche anno fa è stato istituito un apposito comitato addetto alla ricerca di documenti, foto e notizie utili a capire quanto accaduto, soprattutto per indagare sulle possibili cause.
24 OTTOBRE 1910: ALLUVIONE DI CASAMICCIOLA
- Autore dell'articolo:Galli Gabriele
- Articolo pubblicato:24 Ottobre 2016
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