14 MAGGIO 1796 : PRIMA VACCINAZIONE CONTRO IL VAIOLO

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Il 14 maggio 1975, il biologo e medico britannico Edward Jenner effettua la prima vaccinazione anti-vaiolo. Il paziente è James Phipps, un bambino di 8 anni. Il vaiolo, come la peste, è stata tra le malattie infettive che hanno decimato intere popolazioni nel mondo. Le prime memorie relative a epidemie di vaiolo risalgono al decimo secolo avanti Cristo e in tutta la storia dell’umanità questa terribile malattia ha ucciso miliardi di persone. E chi riusciva a scampare, ne portava i segni per tutta la vita: le cicatrici deturpanti ne erano il tragico ricordo.

Il medico di campagna Edward Jenner, nato a Berkeley, in Inghilterra nel 1749, osservò, riguardo alle epidemie di vaiolo, che le mungitrici della campagna spesso venivano colpite dal vaiolo vaccino, una forma molto leggera, ma erano protette nei confronti di quello umano, che, invece, era devastante.
Così, con molto coraggio, Jenner decise di effettuare un esperimento. Estrasse del materiale da una pustola di una mungitrice che era stata colpita dal vaiolo vaccino e lo inoculò in un bambino sano di otto anni. Il ragazzo cominciò ad avere i primi sintomi dopo una settimana: mal di testa, sensazione di freddo, dolore all’ascella, ma nel giro qualche giorno il ragazzo guarì. Jenner, allora, continuò: dopo circa un mese e mezzo prelevò quindi del materiale da una pustola di una persona infettata con vaiolo umano e inoculò anche questo nello stesso ragazzo. Ma questa volta il ragazzo non ebbe alcuna reazione, né presentò alcun sintomo della malattia. Era il 1796 e cominciava così la guerra al vaiolo che avrebbe avuto il suo termine soltanto nel 1980. Al 1977 risale, infatti, l’ultimo caso accertato di vaiolo in Somalia e al 1980 la dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità della definitiva sconfitta del vaiolo, tant’è che la vaccinazione antivaiolosa non viene più effettuata da allora (se non in caso di timori per eventuali guerre batteriologiche). Un’ultima curiosità sui vaccini in generale. La parola ‘vaccino’, ai tempi di Jenner, indicava il vaiolo che attaccava le mandrie (vaccino nel senso ‘di vacca’), mentre da quel momento in poi è stato esteso a qualsiasi sostanza in grado di impedire lo sviluppo di una malattia grazie alla immunità che induce nell’uomo. Proprio come la sostanza che Jenner prelevò dalle pustole provocate dal vaiolo vaccino ed inoculò nel ragazzo immunizzandolo. L’umanità deve molto ad Edward Jenner che si rivelò essere colui che, con il suo metodo sperimentale, salvò il mondo dal vaiolo ed aprì la strada agli studi immunologici. La nostra speranza è che la lettura di questo articolo faccia riflettere i tanti scellerati che, a caccia dei voti degli sprovveduti, promuovono assurde campagne contro le vaccinazioni. È infatti importante sapere che se la copertura (che varia a seconda della malattia ma in genere non deve mai scendere sotto il 90% per avere l’immunità di gregge) diminuisce, perché i nuovi nati non vengono vaccinati, il pericolo di nuovi focolai infettivi può tornare a farsi vivo. La demagogia contro i profitti realizzati dalle case farmaceutiche rischia dunque di riportare in vita malattie debellate o non più pericolose scatenando così epidemie che possono portare alla morte di bambini. Qualche anno fa in Galles, dove, a causa di questa propaganda idiota, le percentuali di bambini che si vaccinano era sotto l’80% si è diffusa un’epidemia di morbillo che ha infettato 900 persone in pochi giorni.
Fonte : http://benessere.paginemediche.it/it/244/storia-della-medicina/immunologia/storia-della-medicina/detail_1490_edward-jenner-contro-il-vaiolo.aspx?c1=40&c2=397

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