24 LUGLIO 1802: NASCE DUMAS

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Alexandre Dumas padre, è stato uno scrittore e drammaturgo francese. Maestro del romanzo storico e del teatro romantico, ebbe un figlio omonimo, Alexandre Dumas, anch’egli scrittore. Le sue ceneri furono trasferite al Panthéon di Parigi il 30 novembre 2002. È famoso soprattutto per i capolavori Il conte di Montecristo e la trilogia dei moschettieri formata da I tre moschettieri, da Vent’anni dopo e da Il visconte di Bragelonne. Figlio di un generale Napoleonico che morì molto giovane,Alexandre fu  allevato dalla madre che gestiva un piccolo spaccio di tabacchi. I suoi studi non poterono essere molto approfonditi, data la penuria di denaro, ma molto presto il futuro scrittore manifestò uno spiccato interesse per la letteratura di ogni genere. Per penuria di denaro si mise a lavorare nell’albergo del nonno materno. Trasferitosi a Parigi, a 21 anni entrò al servizio del Duca di Orléans (che in seguito divenne Re dei Francesi) come copista, grazie alla sua buona calligrafia. Nel luglio del 1824, da una sua relazione con una sarta nacque il figlio Alexandre Dumas che diverrà scrittore come il padre. Parallelamente Dumas iniziò a scrivere testi per il teatro e a proporli agli impresari e ai grandi attori dell’epoca. Il suo Henri III et sa cour (Enrico III e la sua corte), primo esempio di dramma romantico, fu rappresentato alla Comédie-Française nel 1829 e fu letteralmente acclamato dal pubblico; e lo stesso avvenne l’anno dopo con il dramma Christine. Dumas poté quindi abbandonare il suo impiego come copista e divenne uno scrittore a tempo pieno. Dumas fu un autore eccezionalmente prolifico e per tutta la sua carriera ottenne uno straordinario successo di pubblico, sia nel genere del dramma romantico che in quello del romanzo storico, al quale si dedicò in seguito. Le sue tre opere letterarie più note, La Regina Margot, I tre moschettieri e Il conte di Montecristo (anche se non si possono non citare almeno Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne, continuazioni de I tre moschettieri), furono pubblicate a puntate sui giornali a partire dal 1844: la prima sulla rivista Le Siècle, la seconda sul Journal des débats. L’attesa dei lettori per l’uscita del capitolo successivo era febbrile, e Dumas, sapendolo, era abilissimo nel creare colpi di scena. Indubbiamente Dumas si può considerare il padre dei feuilletons.  Nel 1843 sposò Marguerite Ferrad in arte Ida Ferrier, un’attrice (1811-1859). La coppia visse come separata, ognuno faceva la sua vita. Nel 1844, Dumas acquistò un terreno a Marly-le-roi e fece costruire il “Castello di Montecristo”, un edificio composito su ispirazione degli stili del Rinascimento, barocco e gotico, con annesso Château d’If, . Tra il 1846 e il 1847 fece costruire e inaugurare un proprio teatro, che chiamò il “Théâtre-Historique” (Teatro Storico). Questo spazio accolse le opere teatrali dei più grandi autori del passato: Shakespeare, Goethe, Calderón de la Barca, Schiller. Sfortunatamente, però, il teatro fallì nel 1850. Rovinato dai debiti, lo scrittore fu costretto a vendere all’asta il suo castello e nel 1851, inseguito da più di 150 creditori, dovette riparare in Belgio. Fece quindi un viaggio attraverso i Paesi Bassi e la Germania. Nel 1854, risolti i suoi problemi finanziari, ritornò a Parigi. Visitando le Eolie tenne un diario di viaggio in cui racconta di cinque giorni in barca insieme all’amico scrittore Jadin ed al cane Milord. Da giugno 1858 a marzo 1859 viaggiò in Russia, da San Pietroburgo sino al Caucaso. Le vicissitudini di questo viaggio vennero raccontate nel volume Le Caucase che lo scrittore pubblicò nel 1859 e nel quale dedicò molto spazio al conflitto russo-ceceno. Dumas fu amico e ammiratore di Giuseppe Garibaldi. Nel 1860 decise di realizzare Il grande viaggio di Ulisse ed iniziò una crociera nel Mediterraneo; saputo però che Garibaldi era partito per la Spedizione dei mille, lo raggiunse per mare, fornendogli, con i soldi messi da parte per il suo viaggio, armi, munizioni e camicie rosse. Fu testimone oculare della Battaglia di Calatafimi, che descrisse ne I garibaldini, pubblicato nel 1861. Era al fianco di Garibaldi il giorno dell’ingresso dell’Eroe a Napoli. Fu poi nominato da questi “Direttore degli scavi e dei musei”, carica che mantenne per tre anni (1861-1864) sino a quando, a causa dei malumori dei napoletani, che mal digerivano che uno straniero occupasse un tale incarico, preferì dimettersi e rientrare a Parigi. Nello stesso periodo Garibaldi lo incaricò di fondare il giornale garibaldino L’Indipendente che diresse. Il giornale continuerà ad essere stampato fino al 1876. Il curatore della parte italiana fu Eugenio Torelli Viollier futuro fondatore del Corriere della Sera. Scrisse anche la monumentale storia de I Borboni di Napoli. Nel corso del suo soggiorno a Napoli, Dumas ebbe modo di conoscere bene la città e i suoi abitanti, che descrisse in modo mirabile in alcuni suoi libri quali Il Corricolo e La San-Felice, biografia romanzata di Luisa Sanfelice. Dal 1865 al 1867 lo scrittore viaggiò attraverso l’Austria, l’Ungheria, l’Italia e la Germania. Nel settembre del 1870, dopo una malattia vascolare che lo lasciò semiparalizzato, si trasferì nella villa di suo figlio Alexandre (l’autore de La signora delle camelie) a Puys, vicino a Dieppe, dove morì il 5 dicembre.  I suoi resti sono stati trasferiti al Panthéon di Parigi nel 2002. I suoi scritti occupano 257 volumi a cui vanno aggiunti i 20 volumi delle sue memorie.

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