6 FEBBRAIO 1793: MUORE CARLO GOLDONI

 

Monument_to_Carlo_Goldoni_(Venice)

Goldoni nasce a Venezia il 25 febbraio 1707 da famiglia borghese. È stato drammaturgo, scrittore, librettista e avvocato; è considerato uno dei padri della commedia moderna e deve parte della sua fama anche alle opere in lingua veneta. Ecco uno stralcio della biografia della sua inquieta esistenza che traiamo dal sito biografieonline.it

Nel 1723 è accolto nel prestigioso Collegio Ghislieri dove studia diritto, ma ne viene espulso 20 anni dopo per aver composto una satira contro le donne pavesi. Il tentativo di riprendere gli studi nel 1727, presso l’Università di Modena fallisce per una crisi depressiva; Sostenuto dalla famiglia inizia un’attività lavorativa nell’amministrazione giudiziaria, passando da Chioggia a Feltre. Qui si dedica al teatro, recitando e scrivendo per il carnevale del 1730, 2 intermezzi (IL BUON PADRE e la CANTATRICE). La morte del padre costringe la famiglia a ritirarsi a Venezia, dove Carlo riprende i suoi studi giuridici e nell’ottobre si laurea a Padova. Entrato in contatto a Verona con Giuseppe Imer, il capocomico del teatro veneziano San Samuele, Goldoni torna con lui a Venezia e scrive il BELISARIO. Per Imer scrive altri testi, seguendo la COMPAGNIA a Padova, Udine e Genova, qui nel 1736 conosce Nicoletta Connio, che diventa sua moglie. Tornato a Venezia gli è affidato il Teatro San Giovanni Crisostomo, rappresentandovi varie commedie che avviano la riforma, già in alcuni testi di questo periodo (come nel MONOLO CORTESAN del 1738) si nota infatti la tendenza a ridurre lo spazio destinato all’improvvisazione, che nel teatro comico oramai risultava dominante. Nel 1743 si giunge infine alla prima commedia interamente scritta LA DONNA DI GARBO. Ma Goldoni si trova coinvolto in una truffa, fugge con la moglie a Pisa dove tra il 1745 e il 1748 si dedica alla professione di avvocato senza abbandonare la scrittura teatrale, compone IL SERVITORE DI 2 PADRONI. Nel 1747 incontra a Livorno il capocomico Gerolamo Medebach e scrive per la sua compagnia L’UOMO PRUDENTE e la VEDOVA SCALTRA. Rientrato a Venezia lavora per il Teatro Sant’Angelo con la Compagnia del Medebach, che l’anno seguente gli offre un contratto per 4 anni con compenso elevato ma obbligo di fornire 8 commedie nuove ogni anno. Nei 4 anni veneziani di lavoro, Goldoni compone la PUTTA ONORATA, LA FAMIGLIA DELL’ANTIQUARIO e la LOCANDIERA. Scaduto il contratto, Goldoni ne stipula uno nuovo con il teatro San Luca impegnandosi per 8 commedie all’anno, ma nel 1761 egli si congedò dal pubblico veneziano e nel 1762 giunge a Parigi, ma l’accoglienza del THEATRE ITALIAN è deludente, è costretto a rinunciare ai principi della sua poetica. Nello stesso tempo viene nominato insegnante d’italiano della figlie del re Luigi XV: per 5 anni si trasferisce a Versailles presso la corte, abbandonando la vita teatrale. Nel 1770 ritorna a Parigi dove ottenne successo con una commedia francese IL BURBERO BENEFICO. Tra il 1775 e il 1780 è di nuovo presso la reggia di Versailles questa volta al servizio della sorella di Luigi XVI. Nel 1780 torna definitivamente a Parigi e nel 1787 pubblica I ME’MORIES (MEMORIE) l’anno seguente l’editore Zatti di Venezia inizia la pubblicazione di tutte le sue commedie, che verrà completata in 44 tomi del 1795, due anni dopo la sua morte. La produzione teatrale di Goldoni è immensa ed è costituita da circa 200 testi scritti, fra commedie, melodrammi e tragicommedie.  Nella foto: monumento a Carlo Goldoni in Campo S. Bartolomeo a Venezia

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