10 GENNAIO 49 a.C.: GIULIO CESARE VARCA IL RUBICONE

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Caio Giulio Cesare, che sta combattendo la Guerra di Gallia, viene dichiarato dal Senato nemico della Repubblica a seguito del suo rifiuto di deporre il comando e rientrare a Roma da privato cittadino. Invece di sciogliere l’esercito e piegarsi ad un ordine che ritiene iniquo, Cesare decide di marciare verso Roma alla testa di una legione formata da cinquemila fanti e trecento cavalieri. Varca, con i suoi legionari armati, il fiume Rubicone e pronuncia la storica frase “Alea iacta est” ovvero “il dado è tratto”. Nessun romano, infatti, può oltrepassare in armi quel confine senza il permesso della Repubblica: di qua dal fiume Cesare è un ribelle. È l’inizio della guerra civile che metterà fine alla Repubblica.

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