Il Medioevo in Italia e in Europa – Volume II
25,00€
Volume II, l’Epoca Carolingia
Questo volume è dedicato al periodo storico che ebbe per protagonista principale in Europa Occidentale il Regno dei Franchi, la cui espansione durante il lungo regno di Carlo Magno portò all’unificazione territoriale, formale e amministrativa di quasi tutti i popoli cristiani di rito latino, con la sola eccezione di Anglosassoni e Asturiani, sotto un unico imperatore. La breve stagione della dinastia carolingia, così importante per la formazione dello spirito europeo, rappresenta anche il limite temporale del libro, il cui racconto inizia con l’invasione araba della Penisola Iberica nel 711 e si chiude con la morte dell’ultimo erede di Carlo Magno, Carlo il Grosso, nell’anno 888.
Come per il primo volume, tuttavia, lo sguardo del libro è ampio e comprende una accurata trattazione, oltre a quelle dell’Impero Carolingio, delle vicende riguardanti tutti i popoli dell’Europa, quali Anglosassoni, Slavi, Asturiani, Norreni e Bulgari, e delle grandi realtà confinanti con l’Europa come l’Impero Bizantino, il Califfato Abbaside e l’Emirato di Cordova.
Descrizione
Fino ad alcuni decenni orsono, il Medioevo veniva liquidato come un’epoca buia, caratterizzata da violenza, barbarie, da un basso livello di civiltà giuridica e da una scarsa presenza di espressioni artistiche e culturali di rilievo.
Dobbiamo questa pessima fama dell’epoca di mezzo agli storici dell’Illuminismo che abbracciarono l’idea del Medioevo come periodo di passaggio tra due grandi epoche “luminose”, quali l’Antichità Classica e il Rinascimento.
Ma se, in effetti, non è sbagliato definire il Medioevo come periodo di passaggio, non per questo risulta corretto parlare di epoca buia.
Jacques Le Goff scriveva: “Come dice il nome, il Medio Evo è stato sempre considerato come un periodo di passaggio, di transito tra l’Antichità e la Modernità, ma passaggio significa soprattutto sviluppo e progresso. Nel Medio Evo progressi straordinari ci sono stati in tutti i campi, con mulini a vento e ad acqua, l’aratro di ferro, la rotazione delle colture da biennale a triennale (…)”.
La lista delle scoperte e delle innovazioni che il genere umano introdusse nel Medioevo sarebbe in realtà ben più estesa e potrebbe stupire il lettore.
Il vero motivo per cui un innamorato della civiltà occidentale e del liberalismo intende realizzare questa collana (a questo volume farà seguito quello dedicato al secolo di ferro) è perché, per avere coscienza della grandezza della nostra cultura e dell’Occidente, è fondamentale conoscerne le origini e l’unicità.
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