“La città verrà distrutta all’alba” di George A. Romero (1973)

A volte amiamo le cose di persone le cui idee troviamo disgustose.

E’ il caso di George Romero, anticapitalismo rigido e intollerante, anticonsumista, autore di sceneggiate sgradevolissime quando ci siano capitalisti o presunti tali nelle vicinanze, geniale inventore dei film di zombie e dei film di contagio, indimenticabile.

Il genio è inclassificabile e si esprime a prescindere dalla fibra morale delle persone, dalla disponibilità di mezzi e da qualunque altra condizione. Sta eventualmente a noi riconoscerlo.

Il film ha avuto poca diffusione per scarsità di mezzi ma è, nonostante questo, un pezzo superbo di cinema. Già l’inizio è fulminante, perché siamo buttati dentro avvenimenti terrificanti: un uomo brucia la casa dopo aver sterminato la famiglia. (altro…)

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“Richard Jewell” di Clint Eastwood (2019)

L’avvocato, tipo Philip Marlowe, ha i piedi sulla scrivania e pare saperla lunga sulla vita. E ha la segretaria nella stanza accanto dell’ufficietto da squattrinato.

Qui, dobbiamo dire, abbiamo avuto un mancamento e abbiamo dubitato di Clint. Ci vedevamo già le scene successive con la tv accesa a mostrare film in bianco e nero per il piacere dei cinefili. Ma, fortunatamente, non abbiamo a che fare con un Quentin Tarantino qualsiasi

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