La legge è sacra, ma non per Equitalia.

Avete visto cosa sta preparando il governo per riaprire a proprio favore i termini della rottamazione delle cartelle esattoriali? Un’azione veramente indegna e mostruosa, già messa in atto in passato e qualche volta stroncata (in ritardo) dalla Corte Costituzionale. Ma altre volte l’inganno è passato e comunque anche quando è stato fermato era già tardi, perché quanto interviene la Corte, di solito dopo un paio di anni, lo scopo prefissato ormai è irreparabilmente raggiunto. D’altra parte è noto che la Consulta funziona a corrente alternata. (altro…)

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SANITA’ IN ITALIA. UNA STORIA SECOLARE TRA SALUTE E OPPORTUNISMO. 5° puntata

medicina contemporanea

di Andrea Babini

 

5) Dagli anni 90 a oggi. Gli inutili tentativi di impedire un fallimento annunciato.

Il SSN iniziò a entrare in funzione tra il 1979 e il 1980 e il suo finanziamento era statale, cioè a carico della fiscalità generale. E questa era la più macroscopica anomalia del “sistema italiano della salute”. A fronte di un decentramento della spesa si manteneva a carico dello stato centrale la leva fiscale delle entrate per finanziarla, con una evidente mancanza di responsabilizzazione oggettiva degli amministratori.

L’aumento degli oneri e dei servizi, gli sperperi, la corruzione, le inefficienze, le logiche clientelari locali fecero triplicare i costi della sanità. Dopo pochi anni la situazione era già insostenibile e nel 1989 si istituì il “ticket”, introducendo il concetto della compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini e liquidando di fatto i bei principi “universalistici” e velleitari del diritto alla salute fissati in Costituzione. Ma era nulla rispetto a ciò che attendeva gli italiani negli anni a venire. (altro…)

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PREVIDENZA, PENSIONI, REVERSIBILITA’.

pensionati e cantieri

di Massimo Testa

Cosa fa di norma lo stato?
Divide i cittadini in categorie di tutti i tipi, produttive, reddituali, anagrafiche e chi più ne ha più ne metta.
Mette in lotta queste categorie fra loro continuamente e grazie al giuspositivismo, quella scuola di filosofia del diritto oggi imperante secondo la quale la legge non fa riferimento a un insieme di regole astratte e generali comunemente accettate e in continua evoluzione nel tempo, ma esclusivamente alla legislazione che lo Stato stesso produce di volta in volta, legifera secondo i suoi intendimenti e le sue politiche.
Ciò favorisce, o fa credere di favorire, sempre interessi particolari, mai l’interesse generale.
Un esempio della conflittualità sociale che un simile sistema di cose produce lo possiamo facilmente riconoscere nel dibattito che sta seguendo alla proposta di cancellare la reversibilità delle pensioni. (altro…)

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TRENT’ANNI FA INIZIO’ IL VERO SCHIAVISMO DI STATO.

tasse

di Irene Ricci

Correva l’anno 1986, e il primo Marzo di quell’anno segnò l’inizio di una nuova era: quella in cui tutte le persone normali, quelle che non ammazzano e non rubano, che non scappano e non si nascondono, sono tenute e dare conto di ciò che fanno. Da allora non è mai finita, ma è solo peggiorata.
Ma quel giorno si cominciò a temere di essere colti in flagrante anche di reati che non sapevamo di commettere. Era la nascita dello “scontrino fiscale. (altro…)

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PIANIFICAZIONE SUCCESSORIA: PENSACI TU, PERCHE’ ALTRIMENTI CI PENSA LO STATO

successione 2

di Danilo Perini

Il termine “pianificazione” potrebbe far venire l’orticaria a chi si considera liberale. Ma quando a pianificare sei Tu e non lo Stato, l’effetto è esattamente opposto.
Anche sul tema delle successioni e dei passaggi generazionali il nostro Paese è molto indietro, a causa della scarsa cultura economica dei cittadini e della diffusa mentalità statalista che porta le persone a non assumersi responsabilità e a non compiere scelte ponderate. Secondo alcune indiscrezioni, per batter cassa il governo starebbe rispolverando per l’ennesima volta un aumento della tassa di successione e donazione. Aumento che dovrebbe prevedere un innalzamento delle aliquote fiscali e un abbassamento delle franchigie (oggi è pari ad 1 milione di euro per erede, domani, secondo le indiscrezioni, potrebbe passare a 400 mila euro per il coniuge e i parenti in linea retta, a 100 mila euro per i fratelli e le sorelle, a zero per gli altri parenti).
Questo dovrebbe spingere tutti quanti a prestare la massima attenzione al passaggio generazionale dei patrimoni. (altro…)

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SANITA’ IN ITALIA. UNA STORIA SECOLARE TRA SALUTE E OPPORTUNISMO. 1° puntata

Farmacia storica

Oggi proponiamo la prima delle cinque puntate con le quali Andrea Babini ci racconterà una breve storia della sanità italiana dalla metà del 1800 ad oggi.

Un sunto per capire come è nato e si è evoluto il Sistema Sanitario Nazionale. Speriamo di farvi cosa gradita.

SANITA’ IN ITALIA. UNA STORIA SECOLARE TRA SALUTE E OPPORTUNISMO.

di Andrea Babini

Il mondo della salute è, nell’immaginario collettivo, percepito come dominio di un progresso inarrestabile destinato a regalarci in futuro sempre più vita e di sempre maggiore qualità. La maggior parte delle persone sono abbacinate dall’utopia di uno sviluppo tecnologico illimitato, quando non addirittura nell’illusione di un “diritto alla salute”, da realizzarsi costi quel che costi.
Uno sguardo al passato, e in particolare alla storia di come si sono evoluti i sistemi sanitari ed assistenziali, può riportare con i piedi per terra e permette di osservare come, quelle che oggi sono considerate rivoluzioni, siano in realtà operazioni e passaggi assai simili ad altri già visti in passato.
Nella trasformazione del sistema sanitario italiano entrarono in gioco molti fattori, l’aspetto medico ovviamente, ma anche aspetti sociali, politici ed economici e non vi è dubbio che la storia dell’intervento dello Stato Italiano nella tutela della salute può essere interpretata come una successione di provvedimenti rispondenti ai bisogni di salute dei cittadini, ma anche all’esito di lotte e contingenze politiche. (altro…)

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COME TI MANDO A PUTTANE LA PROSTITUZIONE. UNA MODESTA PROPOSTA

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di Alberto Piovani, Andrea Cavallini e Andrea Babini

E’ il mestiere più antico del mondo, e se questo corrisponde al vero significa che la “domanda” in questo settore non ha mai subito flessioni. Appassionati consumatori in particolare sono gli italiani, molti clienti li potete trovare tra i politici che fanno bella mostra di se al Family Day.
Ma. chiaramente. se un settore è florido lo Stato Italiano non resterà a guardare e presto o tardi volgerà la sua rapace attenzione agli incassi delle “signorine”. Se pensate che la cosa sia impossibile vi invitiamo a tener presente che gli introiti della prostituzione in questo paese sono conteggiati nel PIL e periodicamente le varie forze politiche populiste propongono la tassazione della prostituzione come taumaturgica misura per rivitalizzate le esangui casse dell’erario, non mancando ovviamente di condire la proposta con cifre campate in aria e mirabolanti che, mai come questa volta, ci permetterete di definire “puttanate”.
Insomma il settore “tira” (prometto è ‘ultimo doppio senso) e certa politica lo sta da anni tenendo d’occhio con sinistro interesse. La domanda che di fronte a queste proposte è legittimo porsi è “ma è lecito che lo Stato tassi una attività come la prostituzione?”. Ora, questa domanda ve la ponete voi persone per bene, perché per lo Stato Italiano non v’è nulla che non sia lecito tassare e del resto ormai è manifestamente ladro e assassino, perché dovrebbe provar vergogna ad essere anche pappone? (altro…)

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C.O.N.I.soldituoi. Olimpiadi e debiti

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di Nicola Onnis

Le olimpiadi piacciono a tutti. Belle, giovani, sane. Con il loro carico di buoni sentimenti decoubertiani e il carattere dilettantistico perché, si sa, i soldi rovinano tutto ciò che toccano. C’è anche quel tripudio di bandiere, l’orgoglio nazional-patriottico che, guarda caso, raggiunse le più alte vette proprio a Berlino nel 1936.
Con questi presupposti gli amministratori di tutto il mondo hanno sempre fatto a gara per ospitare le olimpiadi. Dalle prime olimpiadi moderne di Atene 1896 ad oggi, i giochi olimpici son diventati l’ideale occasione per mostrare impareggiabili capacità organizzative, impianti e strutture moderne ed efficienti, meraviglie paesaggistiche ed eccellenze produttive che lo stato ospitante ha da mettere in vetrina e… cercare di vendere. (altro…)

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A PROPOSITO DI EVASIONE FISCALE

Evasione

di Massimo Testa
Il discorso di fine anno della massima carica dello stato ha avuto come argomento principe la cosiddetta evasione fiscale.
Non è certo la prima volta che l’evasione fiscale viene indicata come una piaga del paese e che si sostenga sia uno dei freni alla crescita dell’economia.
Se lo stato recuperasse gli introiti relativi all’evasione, sostiene uno studio di Confindustria, si potrebbe arrivare a creare fino a 350.000 nuovi posti di lavoro.
Non sappiamo in base a quali astrusi calcoli si giunga a risultati del genere, né si vede come lo stato possa e debba creare nuovi posti di lavoro quando il suo apparato è fin troppo obeso e rappresenta un costo imponente. (altro…)

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