Gerusalemme e gli ipocriti dell’ONU

 

di Giulio Meotti

Un po’ di storia utile su Gerusalemme: “Gerusalemme, la città era divisa dal filo spinato. Si chiamava “kav ironi”, la linea arbitraria di divisione della città. I cecchini giordani erano piazzati sui tetti, mentre i campi minati erano ovunque nella “no man’s land”, in ebraico “shetah hahefker”, lunga sette chilometri. L’unico passaggio fra le due parti della città, quella israeliana e quella giordana, era attraverso la celebre Porta di Mandelbaum, dal nome dei coniugi Esther e Simcha Mandelbaum, proprietari della casa dove passava il confine.

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La legge è sacra, ma non per Equitalia.

Avete visto cosa sta preparando il governo per riaprire a proprio favore i termini della rottamazione delle cartelle esattoriali? Un’azione veramente indegna e mostruosa, già messa in atto in passato e qualche volta stroncata (in ritardo) dalla Corte Costituzionale. Ma altre volte l’inganno è passato e comunque anche quando è stato fermato era già tardi, perché quanto interviene la Corte, di solito dopo un paio di anni, lo scopo prefissato ormai è irreparabilmente raggiunto. D’altra parte è noto che la Consulta funziona a corrente alternata. (altro…)

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IL POLITICAMENTE CORRETTO, LA GABBIA DELLE OPINIONI

di Andrea Babini

Con l’elezione alle presidenziali americane di Donald Trump e l’avanzata di varie forme di populismo in reazione al pensiero progressista dominante, si è reso evidente un problema, che nei decenni passati le intellighenzie occidentali non hanno voluto affrontare con un dibattito aperto; la reazione di rigetto di ampie fasce della popolazione verso l’omologazione del politicamente corretto. (altro…)

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LA SHOAH NON FU SOLO STERMINIO

Nei giorni scorsi si è celebrata la “giornata della memoria”. E’ stato un diluvio di commenti sui social e sugli altri media. Per lo più le persone hanno “testimoniato” e tanti altri hanno manifestato un certo disappunto nei confronti della ricorrenza.

Perché disappunto? Per due ordini di motivi: Il fastidio epidermico verso le “giornate tematiche” e il mantra ricorrente secondo il quale “ricordare” la Shoah sarebbe una sorta di torto agli altri crimini ed eccidi della storia umana. (altro…)

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Lettera aperta ai “rivoluzionari” di un giorno solo.

leoni da tastiera

di Francesco Baiesi

Ma dove siete voi, che volete insegnare agli altri come ci si dovrebbe comportare, tra un elezione e l’altra? Che cosa fate oltre che mettere una croce su una scheda ogni 5 anni? Ma quanto vi hanno fatto il lavaggio del cervello se pensate che basti entrare in una cabina elettorale per poter dispensare patenti del buon cittadino a destra e a manca? Troppo facile sentirsi a posto con la propria coscienza dopo aver propagandato in modo interessato la partecipazione al voto di un referendum.
Avete mai fatto un banchetto in strada per raccogliere firme o adesioni per una causa? (Magari al freddo con la neve). O organizzato un evento informativo nel vostro comune, nella vostra biblioteca di paese? O dato dei soldi per una causa? Avete mai partecipato alla vita politica locale o nazionale? Oppure la vostra partecipazione è mettere una firma, per la qualunque, su change.org e condividere sulle vostre bacheche boiate prese da siti che fanno soldi sugli analfabeti funzionali? Per me chiunque si impegna in modo onesto, disinteressato e CONSAPEVOLE è meritorio di rispetto, a prescindere per cosa lo stia facendo. Ben più di chi va a votare e basta o va a votare “tanto per” (e in tanti anni da scrutatore ne potrei raccontare così tante che levati).
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SANITA’ IN ITALIA. UNA STORIA SECOLARE TRA SALUTE E OPPORTUNISMO. 5° puntata

medicina contemporanea

di Andrea Babini

 

5) Dagli anni 90 a oggi. Gli inutili tentativi di impedire un fallimento annunciato.

Il SSN iniziò a entrare in funzione tra il 1979 e il 1980 e il suo finanziamento era statale, cioè a carico della fiscalità generale. E questa era la più macroscopica anomalia del “sistema italiano della salute”. A fronte di un decentramento della spesa si manteneva a carico dello stato centrale la leva fiscale delle entrate per finanziarla, con una evidente mancanza di responsabilizzazione oggettiva degli amministratori.

L’aumento degli oneri e dei servizi, gli sperperi, la corruzione, le inefficienze, le logiche clientelari locali fecero triplicare i costi della sanità. Dopo pochi anni la situazione era già insostenibile e nel 1989 si istituì il “ticket”, introducendo il concetto della compartecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini e liquidando di fatto i bei principi “universalistici” e velleitari del diritto alla salute fissati in Costituzione. Ma era nulla rispetto a ciò che attendeva gli italiani negli anni a venire. (altro…)

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PERICLE, DEMOCRAZIA E PRIMI DUBBI.

atene

di Andrea Babini

Era consuetudine, in Atene, che alla fine di ogni anno si celebrassero le esequie dei caduti per la patria, cosi nel 431 a. C., in occasione della commemorazione dei caduti del primo anno della guerra del Peloponneso, tale compito spettò a Pericle, che del conflitto con Sparta era stato il massimo fautore .Da una lettura più attenta dell’epitaffio di Pericle si evince tuttavia come, in realtà, la celebrazione dei morti costituisca un mero pretesto per una presentazione ideologica della situazione politica : il tema prioritario, l’elogio dei caduti, viene affrontato piuttosto marginalmente ricorrendo ai luoghi comuni tipici dell’oratoria funebre, ma i cinque più importanti capitoli centrali sono interamente dedicati all’esaltazione di Atene e delineano un manifesto ideologico di chiarezza e potenza straordinarie. Occupano uno spazio preponderante, quindi, l’esaltazione della democrazia e della libertà sia nella sfera pubblica sia in quella dei rapporti privati, il rispetto delle leggi, la bellezza delle feste e dei riti, l’abbondanza e la varietà dei prodotti che allietano la vita di Atene, il rapporto equilibrato fra parola e azione. Atene è, in primo luogo, paradigma, modello esemplare degno di emulazione da parte degli altri; è democrazia in quanto guarda all’interesse di una collettività ampia invece che di una ristretta minoranza; Atene è, in conclusione, scuola dell’Ellade. (altro…)

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SANITA’ IN ITALIA. UNA STORIA SECOLARE TRA SALUTE E OPPORTUNISMO. 4° puntata

diritto alla salute 1948

di Andrea Babini

4) La Repubblica, il trionfo dell’ideologia velleitaria
Archiviata l’esperienza fascista con il tragico epilogo della sconfitta nella seconda guerra mondiale, nel 1948 la Costituzione Repubblicana, redatta da una Assemblea Costituente in cui la facevano da padrone le componenti, pressoché paritarie, cattolica e social comunista, sancisce all’articolo 32 “il diritto alla salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e affida la materia sanitaria e ospedaliera alle costituende regioni in termini legislativi e amministrativi, anche se non in esclusiva. Queste scelte, perorate in particolare dalla sinistra dell’assemblea, saranno gravide di conseguenze nel lungo periodo, e a mio modo di vedere assai nefaste, per le casse dell’erario e gli equilibri del welfare italiano. (altro…)

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PREVIDENZA, PENSIONI, REVERSIBILITA’.

pensionati e cantieri

di Massimo Testa

Cosa fa di norma lo stato?
Divide i cittadini in categorie di tutti i tipi, produttive, reddituali, anagrafiche e chi più ne ha più ne metta.
Mette in lotta queste categorie fra loro continuamente e grazie al giuspositivismo, quella scuola di filosofia del diritto oggi imperante secondo la quale la legge non fa riferimento a un insieme di regole astratte e generali comunemente accettate e in continua evoluzione nel tempo, ma esclusivamente alla legislazione che lo Stato stesso produce di volta in volta, legifera secondo i suoi intendimenti e le sue politiche.
Ciò favorisce, o fa credere di favorire, sempre interessi particolari, mai l’interesse generale.
Un esempio della conflittualità sociale che un simile sistema di cose produce lo possiamo facilmente riconoscere nel dibattito che sta seguendo alla proposta di cancellare la reversibilità delle pensioni. (altro…)

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